Ora che lo specchio mi rimanda
un volto estraneo
maschera di rughe
scavate dall'attesa
mi scopro come il sorbo
solitario sulla collina
a scolpire tra i solchi
illusioni di eternità.
Non dirmi che il tempo
matura le speranze.
L'ibiscus si dissangua di fiori
non per le farfalle
o per incoronare di fiori
l'estate che avanza.
Coriandoli di ricordi affiorano
di tanto in tanto alla memoria
da carnevali da tempo trascorsi
e spiagge lucide di trilli e di sole
sono ormai in soffitta
riposti in bell'ordine
in vecchi cassetti dei sogni.
(Anno 1995/96)
Da " sogni e risvegli " di calogero restivo
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