venerdì 19 gennaio 2018




                                 Dove il mare non c'è

L'autunno è folate di vento
che fanno alte le onde
che urtano contro gli scogli
con rumore di anfore rotte.

L'autunno arriva danzando
su suoni di arpa
che inondano vicoli e strade
come l'onda del mare la sabbia
ancora calda di corpi e di sole.

L'autunno porta svolazzi
di foglie morte e di polvere.

Cambia pelle come i serpenti
e la primavera che verrà
avrà un vestito nuovo
e ghirlande di colori e di fiori.

L'autunno ha una mano fatata
e una bacchetta magica
che porta il mare (di nebbia)
dove il mare non c'è.



Poesia tratta  "Dal mare che non c'è) di Calogero Restivo
Edizioni Akkuaria  Catania

domenica 14 gennaio 2018

ERA la NEBBIA


Era le nebbia
il mare della mia infanzia
stagnava tra le case e nei vicoli
come una grande coperta
stesa sulla vallata
ancorata ai cocuzzoli di monti
che circondano il paese.

Era possibile e facile con la fantasia
che allora prendeva forma di sogno
navigare su quel mare senza onde
e raggiungere paesi e genti
al di là della gola e tra i monti
che si apriva a spazi da sfatare.

Arrivata l'estate scompariva il mare
per lasciare il posto
a panorami di giallo uniforme
prima che i contadini come d'uso
bruciassero le stoppie
per ricominciare a sperare.




Poesia tratta da " Poesie di volti e memorie"
di  Calogero Restivo
Edizione Prova d'Autore  Catania