lunedì 15 aprile 2019

A C I T R E Z Z A



Invidio i poeti
che sanno tessere versi
o comporre inni
traendo dalla memoria
immagini di Ciclopi  e Veneri
sorte da cristalline acque
e adagiate su spiagge di sogno
cancellando dal panorama
-come da un ritratto mal riuscito-
immagini di ciminiere
e mari di cemento
dove un tempo  alberi svettavano
sui colli vicini e sui monti.

Ruscelli garruli
scorrevano tra pietre
dal caso sconnesse.

Di te mi rimane
nella memoria e negli occhi
lo sguardo di donna
annegato nell'ampio mare
in angosciosa attesa di ritorni
stretta in uno scialle
nero come la notte
inutile sfida al vento di tempesta.

Tu vivi nel passato come un vecchio
carico d'anni e di rimpianti
e non ti accorgi che ora è la vita
e invano attendi altri dei e altre età
suonando vecchie melodie
su pianoforti scordati



Tratta dalla raccolta " Lantena sul mondo"
di Calogero Restivo
ERANOVA Editrice  Delia