Non ferite l'estate
con ansiti di bombe
e latrati di mitraglia
che richiamano alla memoria
sopite paure di guerra
e di voli di falchi sui pendii
del monte Sant'Anna
a caccia di muli agli abbeveratoi
e fanciulli che giocano sull'aia.
Non ferite l'estate
con fuochi di stoppie
chè la pietà rinnovano
di spighe pronte alla falce
mietute da lampi
che squrciavano la notte.
Non ferite l'estate
con urli di sirene
che bambino ricordo
correvano impazzite
incontro al fuoco
di bombe cadute nella notte
che consumata la sua furia
languiva in scintille
sui fantasmi di case.
Da "Sogni e Risvwegli" di Calogero Restivo
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