Attingo ricordi alla memoria
come acqua da un pozzo
di cui il fondo non s'indovina
in questa cieca sera di fine estate.
Come in un film
davanti agli occhi chiusi
scorrono immagini che sembrava
il tempo avesse cancellato per sempre.
La " Fioriera" senza fiori ricordo
che i contadini avevano scelto
per farvi della aie
su cui pestare le poche spighe
che i lampi di guerra avevano risparmiato.
Mi pare ancora di sentire i lamenti
( o erano canti?)dei contadini
dietro muli denutriti costretti dalla corda
legata al polso del trebbiatore e dalla frusta
che lambiva fianchi dolenti
a girare in tondo come falene impazzite.
Sedute ai margini del cerchio
che i capricci del vento disegnava di paglia
visi segnati da ansie e da stenti.
Le donne
cariatidi senza tempo in eterno lutto
sgranavano poste di rosario in silenzio
Da " Lanterna sul mondo" ddi calogero restivo
ERANOVA Editrice
Solitudine C'è vita forse al di là di queste quattro pareti assediate da larghi viali di città che non hanno anima nè pensieri ma solo ombre che s'incontrano senza vedersi. Una sirena nella notte lacera il silenzio.
venerdì 27 dicembre 2013
mercoledì 25 dicembre 2013
AFFETTI (A mio Padre)
Vorrei parlare con te
e raccontarti tutto come un tempo
quando a passi incerti mi avviavo
per gli impervi sentieri della vita.
Dirti che non capivo la tua guerra
di soldato bambino
che mi narravi
seduti accanto al focolare
nelle sere d'inverno
perchè nei miei giochi di allora
c'erano solo eroi di cartapesta
che dopo inseguimenti e finte morti
si alzavano da terra come attori
intenti a recitare sulla scena.
All'ombra della pergola in giardino
un giorno mi porgesti le tue scarpe
una consumata dall'uso l'altra no
(sulle giogaie del Carso
avevi lasciato gamba piede e cuore)
e mi dicesti (fisso lo sguardo
a penetrarmi l'anima):
"Ora tocca a te correre"
Da " Lanterna sul Mondo" poesie di calogero restivo
ERANOVA Editrice
e raccontarti tutto come un tempo
quando a passi incerti mi avviavo
per gli impervi sentieri della vita.
Dirti che non capivo la tua guerra
di soldato bambino
che mi narravi
seduti accanto al focolare
nelle sere d'inverno
perchè nei miei giochi di allora
c'erano solo eroi di cartapesta
che dopo inseguimenti e finte morti
si alzavano da terra come attori
intenti a recitare sulla scena.
All'ombra della pergola in giardino
un giorno mi porgesti le tue scarpe
una consumata dall'uso l'altra no
(sulle giogaie del Carso
avevi lasciato gamba piede e cuore)
e mi dicesti (fisso lo sguardo
a penetrarmi l'anima):
"Ora tocca a te correre"
Da " Lanterna sul Mondo" poesie di calogero restivo
ERANOVA Editrice
lunedì 9 dicembre 2013
archivio e pensamenti: DI TE HO NOSTALGIA. Ricordi come musica di Caloger...
archivio e pensamenti: DI TE HO NOSTALGIA. Ricordi come musica di Caloger...: Rahal Mauth è etimo controverso di Racalmuto, corretto, integrato, stravolto, fino a significare l'opposto del senso originario. ...
venerdì 6 dicembre 2013
PAESE
Dove la piena
impantanò le pietre
quattro case di morti
e un camposanto.
Le mosche ronzano
lungo lo stradone
sugli escreti dei muli
ed il sole
incollato sulle ali.
Se la vita mi lascia
ancora domani da spendere
ritornerò a bere
la tua acqua amara
a cercare se ancora
sul dirupo "La Guardia"
il vento ha lasciato
appeso ai fichidindia
qualche brandello di sogno
che la realtà
non ha vinto...ancora.
1964
Da " Sogni e risvegli" di calogero restivo
Il mio libro. it Roma
domenica 1 dicembre 2013
Giù nella valle
Giù nella valle, dove si sformano fisionomie note e si decompongono
le ossa assalite dal tempo e dalla piogge che non trovano ruscelli a cui accompagnarsi
per farsi fiume,giacciono i miei cari, premio finale di una vita di ansie, spesa ad inventare
certezze ai domani e speranze al futuro.
A me, che la vita ha condotto da una riva all'altra di mari e fiumi, e
gente altra per linguaggio e costume, sbattuto, come una bandiera ,dal vento dentro
il temporale, il riposo in quella valle è negata.
Da " Poesie di volti e memorie" di calogero restivo
Prova d'Autore Editore Catania
le ossa assalite dal tempo e dalla piogge che non trovano ruscelli a cui accompagnarsi
per farsi fiume,giacciono i miei cari, premio finale di una vita di ansie, spesa ad inventare
certezze ai domani e speranze al futuro.
A me, che la vita ha condotto da una riva all'altra di mari e fiumi, e
gente altra per linguaggio e costume, sbattuto, come una bandiera ,dal vento dentro
il temporale, il riposo in quella valle è negata.
Da " Poesie di volti e memorie" di calogero restivo
Prova d'Autore Editore Catania
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