Ora che neve ammanta la tua terra
e gli alberi piangono l'agonia lenta
e poi la fine dell'estate
tua madre forse prepara la legna
per aspettare insieme il tempo buono.
Non so chi eri.
Avevi negli occhi colori di terre lontane
ed una parlata straniera?
Eri venuto in terra di conquista
marciando col passo sicuro
di nordici invincibili dei
segnati dal destino
o amante della libertà
a scrollarci di dosso
il giogo del servaggio?
Solo una croce di te resta.
Vorrei piangere la tua giovane morte
o appendere corone di parole
alla tua memoria come fanno i poeti
per prolungare la tua breve eternità
ma non conosco il tuo nome.
Da " Primi voli" di calogero restivo
Ed: Il mio libro.it Roma
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