Sull'aia dove il vento mulinando
fa cerchi paglia sempre cangianti
attorno al niente
e pare che giochi come i bambini
nelle sere d'estate
sto appoggiato come a sorreggere
il muro rugoso della mia casa.
Di fronte lontane cime di monti
che la foschia rende tremolanti tele
appese agli orizzonti.
Sull'aia dove si sono spente
speranze di raccolti generosi
siedo pensoso
Lontano bengala senza festa
bucano le ombre della notte
Cacciatori di frodo.
Il piombo che lacera le carni
mi sembra di sentire
e poi il silenzio.
Da " Rahal Mauth " di calogero restivo
Ed: Il mio libro. it Roma
Solitudine C'è vita forse al di là di queste quattro pareti assediate da larghi viali di città che non hanno anima nè pensieri ma solo ombre che s'incontrano senza vedersi. Una sirena nella notte lacera il silenzio.
mercoledì 30 ottobre 2013
sabato 26 ottobre 2013
Da " Rahal Mauth "
................................................
Nella memoria
stampato è il ricordo
delle tue case di gesso
strette attorno ai campanili
come pecore negli ovili
del passo dei contadini a sera
grave della stanchezza di secoli
del sorriso della tua gente
amaro e disincantato
di chi tutto ha visto e compreso
.. . ...e dei silenzi.
....................................................
Da " Rahal Mauth" ed altre" di calogero restivo
Ed: il mio libro.it Roma
Nella memoria
stampato è il ricordo
delle tue case di gesso
strette attorno ai campanili
come pecore negli ovili
del passo dei contadini a sera
grave della stanchezza di secoli
del sorriso della tua gente
amaro e disincantato
di chi tutto ha visto e compreso
.. . ...e dei silenzi.
....................................................
Da " Rahal Mauth" ed altre" di calogero restivo
Ed: il mio libro.it Roma
martedì 22 ottobre 2013
Vorrei piangere
Ora che neve ammanta la tua terra
e gli alberi piangono l'agonia lenta
e poi la fine dell'estate
tua madre forse prepara la legna
per aspettare insieme il tempo buono.
Non so chi eri.
Avevi negli occhi colori di terre lontane
ed una parlata straniera?
Eri venuto in terra di conquista
marciando col passo sicuro
di nordici invincibili dei
segnati dal destino
o amante della libertà
a scrollarci di dosso
il giogo del servaggio?
Solo una croce di te resta.
Vorrei piangere la tua giovane morte
o appendere corone di parole
alla tua memoria come fanno i poeti
per prolungare la tua breve eternità
ma non conosco il tuo nome.
Da " Primi voli" di calogero restivo
Ed: Il mio libro.it Roma
e gli alberi piangono l'agonia lenta
e poi la fine dell'estate
tua madre forse prepara la legna
per aspettare insieme il tempo buono.
Non so chi eri.
Avevi negli occhi colori di terre lontane
ed una parlata straniera?
Eri venuto in terra di conquista
marciando col passo sicuro
di nordici invincibili dei
segnati dal destino
o amante della libertà
a scrollarci di dosso
il giogo del servaggio?
Solo una croce di te resta.
Vorrei piangere la tua giovane morte
o appendere corone di parole
alla tua memoria come fanno i poeti
per prolungare la tua breve eternità
ma non conosco il tuo nome.
Da " Primi voli" di calogero restivo
Ed: Il mio libro.it Roma
mercoledì 16 ottobre 2013
Luci e ombre
Ora che l'estate s'avanza
in autunni certi ma lenti
lasciami sedere sull'uscio di casa
a vedere il tempo che passa
assieme a folate di vento e di foglie
come fanno i vecchi
abbrutiti di ricordi e di noia.
Volare come le rondini fanno
dentro il temporale
impazzite di paura e di affanni
per il vento che si fa brividi di gelo.
E correre su prati verdi
ove trasporta la nenia della zingara
che a tratti regala paradisi
o minaccia improbabili castighi
finché la"cento "lire non l'acquieta.
Lasciami sedere sull'uscio di casa
a sentire i silenzi come i bimbi
che lanciati gli urli nel vuoto
aspettano che da distanze inesplorate
l'eco risponda.
(19979
Da " Sogni e risvegli" di calogero restivo
Ed. Il mio libro.it Roma
martedì 15 ottobre 2013
La tela del ragno
Puoi ingannare la mosca forse
che sul labbro muto per sempre
indugia
e sull'occhio spento per sempre.
La mosca di te non si ubriaca
nè il contatto l'immunizza
che per lei
l'intrico sottile della tela del ragno
é la morte.
Compagna dei miei giorni
crudele non amica
arrivi anche nei giorni di festa
ed ospite indiscreta d'un subito
di dolere e di inganni
(2008)
Da " Sogni e risvegli" di calogero restivo
Ed. Il mio libro.it Roma
Quando l'attesa
Quando l'attesa
vorrebbe farsi pianto
e la paura di aridi domani
mi stringe sudario nel silenzio
alla timida luna fatta a fette
dal vento che fa muovere le canne
sciolgo canti.
Ascolto il mio dolore
nel silenzio
come un bimbo
gli inni che le donne
cantano in chiesa
oppure al camposanto
quando l'attesa
vorrebbe farsi pianto.
(1964)
Da " Sogni e risvegli " di calogero restivo
Ed. Il mio libro.it
venerdì 11 ottobre 2013
Piccola telefonista
Sta a te,
piccola telefonista dagli occhi stanchi
e lo sguardo stanco e confuso
da tanti dolori e tante gioie,
che non ti appartengono ma ti turbano,
creare da una speranza una certezza,
annullare il silenzio e vincere solitudini.
Ho paura dell'attesa,
piccolo mostro che mi soffoca
di più ad ogni attimo che passa,
ma a te non importa,
per te non sono che un numero
sul cartellino rosa
dove è segnata la chiamata,
un suono nell'ansia di suoni
che nelle tue orecchie
si urtano e si confondono.
Nessuno ha pensato di assegnarti,
piccola eroina, una medaglia?
Sei come l'Eterno
delle attese e dolori fai giustizia
e come premio tu dispensi il tempo.
Puoi, per un attimo ancora,
far tacere il dolore
o dar corso alle gioie.
--------------------------
1964
Da " Sogni e risvegli" di calogero restivo
Ed. Il mio libro. it Roma
martedì 8 ottobre 2013
I n c o n t r a r s i
Che si dicono
una foglia di quercia
ed una foglia di tiglio
se si incontrano sul selciato
grigio di pietra e di nebbia?
Vestite d'autunno
parlano di notti di luna
di sussurri di amanti
di oasi d'ombra
e di soli inclementi.
Si stringono la mano
nemmeno tentati gli abbracci
prima che un turbine di vento
o la ramazza dell'operatore
li trascini in incubi di spazi
a divenire indistinto marciume.
Se il vento è un alito
si fanno tappeto dei viali
a rendere morbida
la caduta ai vecchi
ed incruenta ai bambini
Da " Poesie di volti e memorie" di calogero restivo
Prova di'Autore Editore Catania
una foglia di quercia
ed una foglia di tiglio
se si incontrano sul selciato
grigio di pietra e di nebbia?
Vestite d'autunno
parlano di notti di luna
di sussurri di amanti
di oasi d'ombra
e di soli inclementi.
Si stringono la mano
nemmeno tentati gli abbracci
prima che un turbine di vento
o la ramazza dell'operatore
li trascini in incubi di spazi
a divenire indistinto marciume.
Se il vento è un alito
si fanno tappeto dei viali
a rendere morbida
la caduta ai vecchi
ed incruenta ai bambini
Da " Poesie di volti e memorie" di calogero restivo
Prova di'Autore Editore Catania
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