Solitudine C'è vita forse al di là di queste quattro pareti assediate da larghi viali di città che non hanno anima nè pensieri ma solo ombre che s'incontrano senza vedersi. Una sirena nella notte lacera il silenzio.
venerdì 25 settembre 2015
Contra Omnia Racalmuto: Questa la mia veridica STORIA di Racalmuto; quella...
Contra Omnia Racalmuto: Questa la mia veridica STORIA di Racalmuto; quella...: Questa la mia veridica STORIA di Racalmuto; quella degli altri fallace controstoria, neghittose congetture caro Tanu Savatteri...
E S T A T E
Cerco invano
i panorami dell'infanzia
il giallo ripetuto all'infinito
di dipinto inquietante
dove anche gli orizzonti
sono tinti di verde.
La lava fredda sugli usci
a ricordare che il vulcano
buono a intrattenere gente del nord
con i suoi fumi di fucina di fabbro
accesa sempre
e le sue nevi che scintillano al sole
a volte semina morte
e sconvolge anche i panorami.
Cerco invano il venticello
alito di valli profonde annegate di nebbia
anche quando mature erano le messi
che saliva verso il Castelluccio
dove trascorrevo le estati.
Ricambio in silenzi
il sorriso della gente.
I canti hanno altre note
manca il rotolare del carro
sulle pietre sconnesse
e la voce cavernosa del carrettiere
che canta amori disperati
e quella del venditore di basilico.
Stradine strette e tortuose
e la visione da cartolina illustrata
della montagna innevata
che incombe sulle case.
E' qui ora la mia casa
e queste estati lente vedo passare
seduto al balcone
a rifare i conti con il passato
a rivedere errori e gioie e ansie
e bere fino in fondo
il calice amaro dei rimpianti.
Da " Dal mare che non c'è di calogero restivo
AKKUARiA Edizioni Catania
i panorami dell'infanzia
il giallo ripetuto all'infinito
di dipinto inquietante
dove anche gli orizzonti
sono tinti di verde.
La lava fredda sugli usci
a ricordare che il vulcano
buono a intrattenere gente del nord
con i suoi fumi di fucina di fabbro
accesa sempre
e le sue nevi che scintillano al sole
a volte semina morte
e sconvolge anche i panorami.
Cerco invano il venticello
alito di valli profonde annegate di nebbia
anche quando mature erano le messi
che saliva verso il Castelluccio
dove trascorrevo le estati.
Ricambio in silenzi
il sorriso della gente.
I canti hanno altre note
manca il rotolare del carro
sulle pietre sconnesse
e la voce cavernosa del carrettiere
che canta amori disperati
e quella del venditore di basilico.
Stradine strette e tortuose
e la visione da cartolina illustrata
della montagna innevata
che incombe sulle case.
E' qui ora la mia casa
e queste estati lente vedo passare
seduto al balcone
a rifare i conti con il passato
a rivedere errori e gioie e ansie
e bere fino in fondo
il calice amaro dei rimpianti.
Da " Dal mare che non c'è di calogero restivo
AKKUARiA Edizioni Catania
mercoledì 23 settembre 2015
Contra Omnia Racalmuto: Calogero Restivo, il poeta del meriggio
Contra Omnia Racalmuto: Calogero Restivo, il poeta del meriggio: Il poeta del meriggio. Questo pomeriggio di ritorno da Santa Lucia ho la gradita sorpresa di trovare nella cassetta della posta due s...
Contra Omnia Racalmuto: censurato
Contra Omnia Racalmuto: censurato: foto di Egidio Terrana. Egidio Terrana DISTRAZIONI FATALI. LA FONDAZIONE SCIASCIA DIMENTICA DI PRESENTARE DOMANDA, NIENTE SOLDI DALLA R...
lunedì 21 settembre 2015
Monte San Michele
Mio padre
non ha potuto correre con me
come fanno i padri per gioco
né rincorrermi.
Aveva lasciato una gamba
sul Monte San Michele .
Mi diceva
"la libertà ha un prezzo
ma non la vendono al mercato"
Tante volte padre
ho pensato di tornare
assieme a te
su quelle montagne
a cercare la tua gamba
per correre insieme.
Per non rinnovare il tuo dolore
tacevo.
"Dal mare che con c'è" di calogero restivo
Edizioni AKKUARIA Catania
non ha potuto correre con me
come fanno i padri per gioco
né rincorrermi.
Aveva lasciato una gamba
sul Monte San Michele .
Mi diceva
"la libertà ha un prezzo
ma non la vendono al mercato"
Tante volte padre
ho pensato di tornare
assieme a te
su quelle montagne
a cercare la tua gamba
per correre insieme.
Per non rinnovare il tuo dolore
tacevo.
"Dal mare che con c'è" di calogero restivo
Edizioni AKKUARIA Catania
venerdì 18 settembre 2015
Made in Sicily: Marina di Cottone dal deltaplano: il Paradiso all'...
Made in Sicily: Marina di Cottone dal deltaplano: il Paradiso all'...: A Marina di Cottone abbiamo la fortuna, a differenza di Fondachello, di non essere riusciti a coprire con una colata di cemento il nostro l...
giovedì 17 settembre 2015
archivio e pensamenti: ALLO ZACCANELLO HO INCONTRATO RESTIVO E LA SUA POE...
archivio e pensamenti: ALLO ZACCANELLO HO INCONTRATO RESTIVO E LA SUA POE...: Come un diario. Dal virtuale al reale. Dal social network allo Zaccanello. Mercoledì 8 luglio 2015, ho incontrato per la prima volta il p...
mercoledì 16 settembre 2015
archivio e pensamenti: QUEL DIARIO IN VERSI DI RESTIVO. Dei sogni, del ma...
archivio e pensamenti: QUEL DIARIO IN VERSI DI RESTIVO. Dei sogni, del ma...: Quarta di copertina Le poesie le conoscevo per averle lette in anteprima in versione digitale ma l'arrivo, ieri, del libro cart...
domenica 13 settembre 2015
archivio e pensamenti: NEL NOME DEI QUARTIERI
archivio e pensamenti: NEL NOME DEI QUARTIERI: Rimangano almeno le parole Chi doveva dirlo che l'universalismo o globalizzazione, insomma il maggior nemico del localismo,...
sabato 12 settembre 2015
LA PIAZZETTA
Al posto di questa assenza di voci
con il "cannolo" della fontana
che mesce acqua con rumore di ruscello
c'era la piazzetta che aveva canti e suoni
nella notte in cui avvampava la festa.
C'eravamo noi ragazzi
con la febbre di domani negli occhi
a divorare presenti
nel tentativo di barare
e rompere i ritmi del tempo.
C'erano luci e passi di donne
con sguardi d pudore
nei sorrisi appena accennati
e le voci dei giocatori di tressette
assieme al venditore di fichi d'India
che le vendeva sbucciate poche lire
Rifugio sicuro alla pioggia gli archi
finestre aperte su un mare che non c'era
quando con rombi profondi
e tremori da incubo i tuoni
annunciavano il temporale imminente
cancellati dal vento di novità.
Di fronte il vecchio fondaco
il tetto di canali di creta cotta al sole
rifugio a colombi e uccelli di passaggio
oltre a carretti e carrettieri
che nella notte contavano le stelle
prima di addormentarsi
oggi ha palazzi alti
che gareggiano con le nuvole
e guardano dall'alto in basso
i lampioni che stillano
luce indecisa nella via.
"Dal mare che non c'è" di calogero restivo
Edizioni Akkuaria Catania
con il "cannolo" della fontana
che mesce acqua con rumore di ruscello
c'era la piazzetta che aveva canti e suoni
nella notte in cui avvampava la festa.
C'eravamo noi ragazzi
con la febbre di domani negli occhi
a divorare presenti
nel tentativo di barare
e rompere i ritmi del tempo.
C'erano luci e passi di donne
con sguardi d pudore
nei sorrisi appena accennati
e le voci dei giocatori di tressette
assieme al venditore di fichi d'India
che le vendeva sbucciate poche lire
Rifugio sicuro alla pioggia gli archi
finestre aperte su un mare che non c'era
quando con rombi profondi
e tremori da incubo i tuoni
annunciavano il temporale imminente
cancellati dal vento di novità.
Di fronte il vecchio fondaco
il tetto di canali di creta cotta al sole
rifugio a colombi e uccelli di passaggio
oltre a carretti e carrettieri
che nella notte contavano le stelle
prima di addormentarsi
oggi ha palazzi alti
che gareggiano con le nuvole
e guardano dall'alto in basso
i lampioni che stillano
luce indecisa nella via.
"Dal mare che non c'è" di calogero restivo
Edizioni Akkuaria Catania
lunedì 7 settembre 2015
Verrà la primavera
Verrà la primavera
è cosa prevista in calendario
avrà albe dorate
e raggi di sole levigati e sottili
come spade rilucenti
avrà voli di uccelli
e canti di gabbiani sui mari
e aliti di vento
a carezzare volti sudati
ansanti di corse e vittorie mancate.
Avrà canti da balconi aperti alla sera
e vecchi appoggiate mani su mani
e mento a bastoni lucidi di prese
gli occhi umidi rivolti a un passato
lontano ma non dimenticato
e un futuro sempre più incerto.
Intanto il tempo passa silenzioso
va con passo felpato di ladri
assieme alla brezza di mare
e all'odore di salsedine
e t'inganna di sempre
Da " Poesie di volti e memorie" di Calogero Restivo
Prova d'Autore Editore Catania
è cosa prevista in calendario
avrà albe dorate
e raggi di sole levigati e sottili
come spade rilucenti
avrà voli di uccelli
e canti di gabbiani sui mari
e aliti di vento
a carezzare volti sudati
ansanti di corse e vittorie mancate.
Avrà canti da balconi aperti alla sera
e vecchi appoggiate mani su mani
e mento a bastoni lucidi di prese
gli occhi umidi rivolti a un passato
lontano ma non dimenticato
e un futuro sempre più incerto.
Intanto il tempo passa silenzioso
va con passo felpato di ladri
assieme alla brezza di mare
e all'odore di salsedine
e t'inganna di sempre
Da " Poesie di volti e memorie" di Calogero Restivo
Prova d'Autore Editore Catania
domenica 6 settembre 2015
archivio e pensamenti: IL VESCOVO E L'OMU-CANI. Una foto non è soltanto u...
archivio e pensamenti: IL VESCOVO E L'OMU-CANI. Una foto non è soltanto u...: CAPIRE LA STORIA ATTRAVERSO LE FOTOGRAFIE "Sono convinto che se si potessero recuperare tutte le foto dei laboratori e stu...
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