Solitudine C'è vita forse al di là di queste quattro pareti assediate da larghi viali di città che non hanno anima nè pensieri ma solo ombre che s'incontrano senza vedersi. Una sirena nella notte lacera il silenzio.
giovedì 30 gennaio 2014
stanza 251: Aiguablava
stanza 251: Aiguablava: Il candore del tuo braccio appoggiato al finestrino si sovrappone al blu del mare che mi appare a intermittenza mentre scendiamo...
stanza 251: Di polveri
stanza 251: Di polveri: Di polveri, ruggini e quanto puoi immaginare rimanga custodito in forma di sorpresa, un altro anno di prodigi ormai siamo abituati ...
martedì 28 gennaio 2014
sabato 25 gennaio 2014
lunedì 13 gennaio 2014
domenica 12 gennaio 2014
Prima dei silenzi
Se ci avessero insegnato
a digrignare i denti
come fa il lupo
davanti alla mole dell'orso
sovrastante
contro i torti e i soprusi
e contro le ingiuste gabelle
e i gabellieri
invece di ingoiare lacrime e silenzi
forse non saremmo andati
come muta di cani
dietro a chi si diceva
"chiamato dal destino"
che interessato ci mostrava "l'osso".
Non attendeva aliti di vento
il contadino
a veleggiare aratri nè miracoli
predicati da profeti improvvisati
per costringere la terra a dare pane
odoroso di fatica e di sudore
e di colore a ricordare l'oro.
Se ci avessero insegnato
che la libertà non è sogno
ma conquista frutto di fatica
non ci saremmo seduti sui govoni
a cantare inni alle stelle inutilmente
come fanno le cicale sulle stoppie
e la luna a tratti sembra che sorrida.
Poesia inedita( tutti i diritti riservati)
a digrignare i denti
come fa il lupo
davanti alla mole dell'orso
sovrastante
contro i torti e i soprusi
e contro le ingiuste gabelle
e i gabellieri
invece di ingoiare lacrime e silenzi
forse non saremmo andati
come muta di cani
dietro a chi si diceva
"chiamato dal destino"
che interessato ci mostrava "l'osso".
Non attendeva aliti di vento
il contadino
a veleggiare aratri nè miracoli
predicati da profeti improvvisati
per costringere la terra a dare pane
odoroso di fatica e di sudore
e di colore a ricordare l'oro.
Se ci avessero insegnato
che la libertà non è sogno
ma conquista frutto di fatica
non ci saremmo seduti sui govoni
a cantare inni alle stelle inutilmente
come fanno le cicale sulle stoppie
e la luna a tratti sembra che sorrida.
Poesia inedita( tutti i diritti riservati)
domenica 5 gennaio 2014
Sicilia Arte Cultura Eventi : Al MacS di Cataniainaugurata la collettiva “Ad ...
Sicilia Arte Cultura Eventi :
Al MacS di Cataniainaugurata la collettiva “Ad ...: Al MacS di Catania inaugurata la collettiva “Ad Imaginem Suam” «L ’arte che illumina i misteri dell’uomo » DI LUIGI TAIBBI...
Al MacS di Cataniainaugurata la collettiva “Ad ...: Al MacS di Catania inaugurata la collettiva “Ad Imaginem Suam” «L ’arte che illumina i misteri dell’uomo » DI LUIGI TAIBBI...
giovedì 2 gennaio 2014
A C I T R E Z Z A
Invidio i poeti
che sanno tessere versi
o comporre inni
traendo dalla memoria
immagini di Ciclopi
e Veneri sorte da cristalline acque
e adagiate su spiagge di sogno.
cancellando dal panorama
-come da un ritratto
mal riuscito-
immagini di ciminiere
e mari di cemento
dove un tempo alberi svettavano
sui colli vicini e sui monti.
Ruscelli garruli
scorrevano tra pietre
sconnesse dal caso.
Di te mi rimane
nella memoria e negli occhi
lo sguardo di donna
annegato nell'ampio mare
in angosciosa attesa di ritorni
stretta in uno scialle
nero come la notte:
inutile sfida
al vento di tempesta.
Tu vivi nel passato
come un vecchio
carico d'anni e di rimpianti
e non ti accorgi
che ora
è la vita
ed invano attendi
altri dei
altre età
suonando vecchie melodie
su pianoforti scordati.
Da " Lanterna sul mondo" di calogero restivo
ERANOVA Editrice
che sanno tessere versi
o comporre inni
traendo dalla memoria
immagini di Ciclopi
e Veneri sorte da cristalline acque
e adagiate su spiagge di sogno.
cancellando dal panorama
-come da un ritratto
mal riuscito-
immagini di ciminiere
e mari di cemento
dove un tempo alberi svettavano
sui colli vicini e sui monti.
Ruscelli garruli
scorrevano tra pietre
sconnesse dal caso.
Di te mi rimane
nella memoria e negli occhi
lo sguardo di donna
annegato nell'ampio mare
in angosciosa attesa di ritorni
stretta in uno scialle
nero come la notte:
inutile sfida
al vento di tempesta.
Tu vivi nel passato
come un vecchio
carico d'anni e di rimpianti
e non ti accorgi
che ora
è la vita
ed invano attendi
altri dei
altre età
suonando vecchie melodie
su pianoforti scordati.
Da " Lanterna sul mondo" di calogero restivo
ERANOVA Editrice
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