Triste la vita
di chi non si pasce
di illusioni e speranze
...come invece il poeta.
Oppresso dai rigori della vita
si agita
come nuvola al tramonto
spersa negli ampi cieli
o banderuola
la trascina il vento.
Triste la vita dei marinai
che non sanno ascoltare
il canto dei gabbiani
chiassosi portatori di speranze
di vite altre da vivere
al di là di acque
e sponde conosciute.
Ed è triste la vita
di chi la terra ha asservito
facile preda
senza le armi dei poeti
che consentono di volare
oltre ponti e steccati
anche quando i tiranni
mettono ceppi alle caviglie
e bavagli alla bocca.
Triste è colui che non sa
che per la vita
lievito è la poesia
che fa più fragrante il pane
e appetitoso.
Da " Senza un fil rouge" di calogero restivo
ERANOVA Editrice
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