mercoledì 29 maggio 2019

A MIO PADRE



Colonna di abbracci
contro venti impetuosi
che seminavano le strade e la vita
di caroselli di polvere e foglie
e resti di illusioni e speranze.

Nel sogno ricorrente
rondini in volo insieme
a sfiorare i tetti delle case
il giorno ancora appeso
alla cima del monte Castelluccio.

Cancellarti dagli occhi
il ricordo di notti insonni
intervallati da strappi di mitraglia
che rompevano il silenzio
e del gelo che le buche nel terreno
a sopravvivere  come le talpe
non lenivano volevo
ma il passato ti viveva dentro.








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