Solitudine C'è vita forse al di là di queste quattro pareti assediate da larghi viali di città che non hanno anima nè pensieri ma solo ombre che s'incontrano senza vedersi. Una sirena nella notte lacera il silenzio.
martedì 13 dicembre 2016
Da qui
Dai balconi di questa casa
che mi mostrano panorami
nuovi e diversi
da quelli che il ricordo
ha stampato nella memoria
da questi orizzonti
che disegnano montagne
alte a toccare il cielo
la nostalgia come febbre non curata
mi ritorna alle tue valli profonde
che si perdono lontano.
In fondo
nel mezzo del ferro di cavallo
che disegnano i monti
ci si aspetta di trovare il mare
che non c'è.
La nostalgia mi ritorna
al dirupo La Guardia
e al monta Sant'Anna
allegoria di monte
ed ai campi tinti di giallo
più oscuro meno oscuro
secondo le stagioni.
Da qui
da cui lo sguardo volgo
a cercare confini a questo mare
che molle adagia onde su onde
sulla spiaggia deserta nelle sere d'estate
ma che nasconde profondità di baratro
il ricordo mi prende.
Rivedo le tue case bianche
dai tetti bassi che filtrano la luce
come la lampada accanto ai lettini
accesa la notte per fugare
la paura delle tenebri ai bambini
ed un nodo mi prende alla gola.
Da qui
ove la vita mi ha condotto
intento com'ero ad inseguire sogni
di te mi ricordo e degli affetti che custodivi
dei sogni e delle speranze che ricucivo
come un vecchio mantello
vecchio e stinto nei colori e liso
ma che cedeva da tutte le parti.
Da " All'alba tra i fiori di papavero" di calogero restivo
Edizioni Akkuaria Catania
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento