domenica 14 agosto 2016

A C I T R E Z Z A

Invidio i poeti che sanno tessere versi
e comporre inni traendo dalla memoria
immagini di Ciclopi e Veneri
sorte da cristalline acque
adagiate su spiagge di sogno
cancellando dal panorama
come da un ritratto mal riuscito
immagini di ciminiere e muri di cemento
dove un  tempo alberi svettavano
sui colli vicini e sui monti.

Ruscelli garruli correvano
tra pietre dal caso sconnesse.

Di te mi rimane
nella memoria e negli occhi
lo sguardo di donna
annegato nell'ampio mare
in angosciosa attesa di ritorni
stretta in uno scialle
nero come la notte
inutile sfida al vento di tempesta.


Tu vivi nel passato come un vecchio
carico d'anni e di rimpianti
e non ti accorgi che ora è la vita
ed invano attendi altri dei altre età
suonando vecchie melodie
su pianoforti scordati.

Poesia tratta da " All'alba tra fiori di papavero"
Edizioni Akkuaria Catania

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