Presi dal gioco, non ci accorgevamo che la sera, culla di misteri e di speranze e lievito
al grigiore della vita, che a volte inventa sogni ad occhi aperti,avanzava e si faceva
cielo stellato immerso in un blu intenso carezzato appena dal timido chiarore di luna.
Rompendo, di tanto in tanto il silenzio, che fitto era come il buio della notte, inventavamo
possibili domani,facevamo castelli di sabbia fragili, che la prima onda più lunga appena delle altre, distruggeva d'un colpo.
Restava nella mente e nei profondi sospiri, che a volte erano pianti, solo il pensiero di
fughe che annegava nel silenzio.
Da "Poesie di volti e memorie di calogero restivo
Prova d'autore Editore Catania
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