domenica 31 dicembre 2017

L'anno nuovo



L'anno vecchio è andato
inseguito da spari nella notte.

Se non ci fossero state le campane
che suonavano a stormo
non ci saremmo accorti
che lento e silenzioso
l'anno nuovo arrivava.

Se ne sta ora nascosto
come uccello tra il fogliame fitto
che il vento scopre di tanto in tanto
soffiando sugli alberi alle cime.

Inutilmente i maghi con parole edulcherate
come le compresse medicinali
che illudono di guarigioni miracolose
ci propinano giornate di sempre estate
e di amori indissolubili eterni
ci parlano di avventure e di viaggi
e di corse che osano i ventenni
pronti al salto se incontrano un'ostacolo.

Passano i giorni
e nell'attesa passano gli anni
e ti accorgi
che il calendario ha gli stessi giorni
dell'anno appena trascorso.

La trottola gira e gira
le tue attese e speranze
non alterano i tempi ed i percorsi
di questa palla informe
che gira nell'assoluto nulla
né le tue speranze o paure
ne rallentano il corso.




Inedita: ne è vietata la riproduzione, anche parziale.
Calogero Restivo


giovedì 21 dicembre 2017

Le mie donne



Le donne del mio paese
chiuso tra montagne e dimenticanze
stanno sempre in gramaglie.

Espongono il lutto al sole
come un drappo che il tempo scolora.

Sacerdotesse di una religione senza vangeli
venerano immagini che il tempo colora di seppia
di vecchi barbuti paludati in pose statuarie
nella divisa della domenica.

Sono i novelli numi tutelari
posti in un angolo della casa
circondati da fiammelle di lumini
rese instabili da aliti di vento
che la porta crea se si apre o si chiude.


Da " Poesie di volti e memorie"
Prova d'Autore Editore Catania