Viene del passato un canto d'amore
parla di notti insonni
e di finestre che non si aprono.
Rauca la voce del carrettiere
nel meriggio d'estate
col sole che stringe la terra
quasi in un abbraccio di edera.
Lente sul collo le redini
legate al polso
il mulo che traina il carro
sa dove andare
come se alle narici dilatate
a guidare i suoi passi
arrivasse un afrore di stalla
caldo di chiuso.
Va col suo carico di solitudine e sale
anche se il vento lungo lo stradone
crea e dissolve turbini di polvere e foglie.
Seduto su sacchi di iuta
colmi di sale farinato
ogni tanto un richiamo
ad un mulo abbacinato
dal giallo monotono e intenso
di spighe mature
che ondeggiano al vento
va i carrettiere
e al ritmo cadenzato di zoccoli
sull'asfalto viscido di sole
leva il suo canto d'amore.
Da " Dal mare che non c'è" di calogero restivo
Akkuaria Edizioni Catania.
Solitudine C'è vita forse al di là di queste quattro pareti assediate da larghi viali di città che non hanno anima nè pensieri ma solo ombre che s'incontrano senza vedersi. Una sirena nella notte lacera il silenzio.
sabato 30 settembre 2017
sabato 23 settembre 2017
giovedì 21 settembre 2017
V E R S I
Non ho altro che versi d lasciarti.
L'albero che svettava
alto come pennone di bandiera
s'è scoperto sterile
come le spighe di grano
toccate da gelate notturne
nel periodo che le farfalle
generose d'amore
vanno di fiore in fiore
a seminare futuro.
Non ho altro che versi da lasciarti
che non comprano pane.
" Dal mare che non c'è" di calogero restivo
Edizioni AKKUARIA Catania
lunedì 18 settembre 2017
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