Solitudine C'è vita forse al di là di queste quattro pareti assediate da larghi viali di città che non hanno anima nè pensieri ma solo ombre che s'incontrano senza vedersi. Una sirena nella notte lacera il silenzio.
martedì 28 ottobre 2014
archivio e pensamenti: LA VERSIONE DI DON CHISCIOTTE
archivio e pensamenti: LA VERSIONE DI DON CHISCIOTTE: Don Chisciotti, spiritusu, dissi: "Gràpila, ssa caggia." Lu guardianu scantulinu grapi e scappa ddra a pinninu...
sabato 25 ottobre 2014
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archivio e pensamenti: NON SO SE PREGANO I MULI: LE VISIONI ROVESCIATE DEL POETA Una festa. Il tripudio. Scoppiano le manifestazioni di fede o di devozione e non solo morta...
domenica 19 ottobre 2014
Il mare per noi
Il mare per noi
che vivevamo in case di gesso
che si appoggiavano le une alle altre
come vecchi ubriachi per non cadere
erano i fianchi dei monti
che si tingevano di verde
nei mesi di aprile e maggio.
Prima e dopo il giallo assillante
della sabbia di deserto
e delle stoppie riarse.
Per noi che vivevamo
chiusi come in una riserva
dai monti che circondavano il paese
il mare era il racconto che si scopriva
quando si incominciava a sillabare
nei vecchi libri di lettura.
Non era facile capire quanto era grande
e quanta acqua conteneva
cento mille volte la vasca della Fontana
da cui si attingeva acqua
e torcicollo le donne
che altere e quasi regali
le brocche le portavano sulla testa
difesa solo da una "spera"
di vecchio scampolo di stoffa.
Attaccati alle gonne
occhi affamati e nasi gocciolanti.
Poi arrivavano i poveri
che si dicevano diventati ricchi
all'altro capo del mondo
che raccontavano
che l'America era così lontana
che occorreva navigare trenta giorni
circondati sempre
da acque torbide smosse dai venti
con onde alte come palazzi
che in qual Paese
li facevano alti
fino a "grattare" il cielo.
Noi bambini ascoltavamo
la bocca aperta
come quando attorno al braciere
i vecchi
ci raccontavano le storie di Orlando
eroe innamorato della bella Angelica
che si fece scoppiare il fegato
a soffiare inutilmente nel corno
per cercare l'aiuto che non venne
senza capire ma rapiti
dal suono nenia delle parole
che conciliavano il sonno
Da " L'erba maligna " di calogero restivo
Lampi di stampa Editrice Milano
mercoledì 15 ottobre 2014
Saporidiregalpetra: Prodotti
Saporidiregalpetra: Prodotti: ____________________________________________________________________________________________________________________________...
venerdì 10 ottobre 2014
Ritratto di poeta
Sta come vecchio artigiano
nella sua bottega al lume di candela
tra fumo e ombre.
Vive in solitudine, parla con i ricordi.
Come il maratoneta che appese le scarpe al chiodo
ripercorre nella mente le corse a cui ha partecipato
segue i percorsi di ognuna metro per metro
avvallamento per avvallamento fino ai traguardi finali.
E' un' isola che affiora come un fiore sullo stelo
da profondità di baratro anche in oceani senza sponde.
Se gli chiedi un incontro ti indicherà una data
ai confini del calendario
perché ha tutti i giorni impegnati a far niente.
Insegue fantasie senza soste come le farfalle
che vanno di fiore in fiore e mai si fermano
non per lo stelo che ondeggia di vento
ma perché il fiore migliore è sempre l'altro
ancora da trovare.
Da " Poesie di volti e memorie" di calogero restivo
Prova d'Autore WEditore Catania
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